Egitto, il Paese dei sogni ovvero il fascino di una grande civiltà. Egypt, the country of dreams or the charm of a great civilization.

 L' Egitto il Paese delle piramidi e della sfinge. Tutankhamon ed il suo tesoro. Il Nilo ed il Canale di Suez, le mummie e la bella Nefertiti. Una cultura millenaria che ha avuto come re i faraoni, allo stesso tempo re e dei. La piramide di Cheope costruita 4000 anni fa è ancora oggi l' opera umana più gigantesca, La sfinge che pare oggi più antica di quanto si è sempre pensato. 

La sfinge parla, quando appare grandiosa tra i suoni e le luci.

Ad ogni nuova alba io vedo levarsi il di Sole sull'altra riva del Nilo. Il suo primo raggio ì per il mio volto girato verso di lui. Da cinquemila anni ho visto levarsi tutti i soli dei quali gli uomini abbiano conservato memoria. Io ho visto la prima luce della storia di Egitto e io vedrò domani ancora incendiarsi l'oriente per un nuovo giorno. Io sono la guardiana fedele vicino al suo Signore, così fedele e vigile, così vicina a lui, che Egli mi ha prestato le sembianze del suo volto. Io sono l'amica di un faraone, ma sono anche lo stesso faraone. Il popolo che mi adorava  mi ha dato, nel corso dei secoli, molti nomi. Oh, Armakis, tu salvaguardi la mia vita. Orus proteggimi. Dio grande, possa io vederti ogni giorno, Signore del deserto:  Salvatore del cielo, Sovrano dell' eternità. Il nome, il nome che mi resta è quello datomi da un viaggiatore greco, Erodoto, padre della storia. Mi ha chiamato Sfinge. come se fossi delle sue terre. Ed è il nome che mi è rimasto, io veglio dalla riva del Nilo, sul glorioso pianoro di Giza, sul quale tutti i monumenti, dal più modesto al più superbo, sono delle tombe,


Egypt, the country of the pyramids and the sphinx. Tutankhamun and his treasure. The Nile and the Suez Canal, mummies and the beautiful Nefertiti. A thousand-year-old culture that had the pharaohs as kings, at the same time kings and gods. The Cheops pyramid built 4000 years ago is still today the most gigantic human work, the sphinx which today seems older than what has always been thought.


The sphinx speaks when it appears grandiose among the sounds and lights.

With every new dawn I see the sun rise on the other bank of the Nile. The first ray of him is through my face turned towards him. For five thousand years I have seen all the suns rise of which men have preserved memory. I have seen the first light of the history of Egypt and tomorrow I will see the east set alight again for a new day. I am his faithful guardian close to the Lord, so faithful and vigilant, so close to him, that He has given me the appearance of his face. I am the friend of a pharaoh, but I am also the same pharaoh. The people who worshiped me have given me, over the centuries, many names. Oh, Armakis, you safeguard my life. Orus protect me. Great God, may I see you every day, Lord of the desert: Savior of heaven, Sovereign of eternity. The name, the name that remains with me is the one given to me by a Greek traveler, Herodotus, father of history. He called me Sphinx. as if I were from his lands. And it is the name that has remained with me, I watch from the bank of the Nile, on the glorious plateau of Giza, on which all the monuments, from the most modest to the most superb, are tombs,

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La sfinge e le piramidi di Giza- Foto di Angelo Vignolo