Tecniche antiche e tecniche moderne per la realizzazione di pavimenti in ciottoli (II Parte) - Ancient techniques and modern techniques for the construction of floors pebbles (Part II) - Risseu

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All'inizio si avevano a disposizione limitate varietà di pietre colorate che consentivano l'esecuzione di semplici motivi geometrici. E' solo più tardi che si osserva una maggiore progettualità nella composizione con l'inserimento dell'immagine umana o animale insieme a divinità, in scene eroiche di guerra o di caccia e con decorazioni floreali.

Le tracce più antiche di una primitiva decorazione pavimentale musiva con immagine umana e animale si rilevano in Grecia e risalgono al V-VI secolo secolo a.c..
La tecnica a ciottoli raggiunge l'apice a Pella, città natale di Alessandro Magno, in Macedonia, nel V secolo a.C.: nonostante la scarsa gamma di colori, si rappresentano con ottimi risultati animali, scene di caccia, episodi della mitologia. Qui si trova per la prima volta il nome di un autore, Gnosis. Spesso, veniva inserita una sottile lamina di piombo per evidenziare il contorno dei soggetti o definire piccoli particolari, come si farà, diversi secoli dopo, nelle vetrate policrome del gotico.

A partire dal IV secolo a.C. vengono utilizzati cubetti di marmo, onice e pietre varie, che hanno maggiore precisione dei ciottoli, fino ad arrivare, nel III secolo a.c., all'introduzione di tessere tagliate. Il mosaico pavimentale conserva le caratteristiche estetiche dei tappeti: di dimensioni ridotte rispetto alla stanza, collocato anche non ortogonalmente alle pareti, è composto da una serie di bordure intorno a un pannello centrale, detto èmblema, dal greco ΄εμβάλλω (embàllo)= getto dentro, recante un soggetto figurativo. L'èmblema richiama la marcata dipendenza del mosaico dalla pittura del tempo, con la quale i mosaicisti gareggeranno, introducendo l'uso di tessere sempre più minute, fino a 1 mm3.
Plinio il Vecchio, nel suo Naturalis Historia, cita il mosaicista Sosos di Pergamo ( II secolo a.c), inventore dell'Asarotos Oikos, “stanza non spazzata”, e dell' iconografia delle Colombe abbeverantisi, ripresa più volte in ambito romano, come quello di Villa Adriana ( Tivoli). L'Asarotos Oikos raffigurava avanzi di cibo lasciati sul pavimento, per evidenziare l'opulenza del proprietario e ostentarne il potere economico, oltre che a nascondere la scarsa pulizia: un'altra teoria sostiene la tradizione di lasciare questi avanzi per placare l'invidia degli spiriti malvagi. A Pompei resta una copia, risalente al II secolo a.c., della Battaglia di Alessandro, realizzata da Filosseno d' Eretrianel IV secolo a.c.: il mosaico è composto, come nella pittura contemporanea, in quattro colori: nero, giallo, bianco, rosso.

A partire dalla seconda metà del '500, il mosaico in ciottoli trova una nuova ed inaspettata diffusione presso alcune corti italiane ed europee, dove viene nuovamente impiegato per la pavimentazione di spazi esterni, sia in palazzi pubblici che in dimore patrizie, ma anche per sagrati di chiese.
L'etimologia della voce dialettale (ligure) rissèu , potrebbe risalire al termine di origine romanza rivitiolus, inteso come doppio diminutivo di rivus cioè ruscelletto. L'evoluzione del vocabolo, che si estende ad indicare sia il ciottolo che l'acciottolato, è confermata dall'antica tradizione di realizzare pavimentazioni di strade, piazze e giardini con sassi provenienti dai torrenti e dalle spiaggie.

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At first he had available limited variety of colored stones that allowed the execution of simple geometric patterns. And 'only later that there is a greater planning the composition with the inclusion of the human or animal with divinity, in heroic scenes of war, hunting and floral decorations.The oldest traces of a primitive floor decoration mosaic image with human and animal are found in Greece and date back to the fifth and sixth centuries century BC.The technique cobblestone peaks at Pella, birthplace of Alexander the Great, Macedonia, in the fifth century BC, despite the low range of colors, with excellent results represent animals, hunting scenes, episodes from mythology. Here we find for the first time the name of an author, Gnosis. Often, was inserted a thin lead foil to highlight the outline of subjects or define small details, as you will, several centuries later, in the stained glass windows of the Gothic.In the fourth century BC be used cubes of marble, onyx and various stones, which have higher accuracy of pebbles, up to, in the third century BC, the introduction of cut tiles. The mosaic floor preserves the aesthetic characteristics of carpets: small compared to the room, also not placed at right angles to the walls, is composed of a series of borders around a central panel, said emblem, from the greek εμβάλλω (embàllo) = jet inside laying down a figurative subject. The emblem draws the marked dependence of the mosaic from painting of the time, with which the mosaicists compete, introducing the use of tiles increasingly minute, up to 1 mm3.
 Pliny the Elder in his Naturalis Historia, quotes mosaic Sosos of Pergamum (second century BC), inventor dell'Asarotos Oikos, "room not sweep", and of 'iconography of the Doves abbeverantisi, shot several times in the Roman, such as Villa Adriana (Tivoli). The Asarotos Oikos depicted scraps of food left on the floor, to highlight the opulence of the ostentarne and economic power, as well as to hide the lack of cleanliness: One theory is that the tradition of leaving these surpluses to appease the envy of evil spirits. In Pompeii is a copy dating from the second century BC, the Battle of Alexander, built by Philoxenus' s Eretrianel IV century BC: the mosaic is composed, as in contemporary painting, in four colors: black, yellow, white, red.From the second half of '500, the mosaic pebble is a new and unexpected spread in some Italian and European courts, where it is again used for the flooring of outdoor spaces, both in public buildings and in aristocratic houses, but also for churchyards of churches.The etymology of the dialect (Liguria) risseu, could date back to the end of Romance origin rivitiolus , intended as a double diminutive of rivus that stream. The evolution of the term, which extends to both the pebble indicate that the cobbles, is confirmed by the ancient tradition to make paving of streets, squares and gardens with stones from rivers and beaches.

                  Pavimento in ciottoli - Palazzo Reale Genova - Floor pebbles -  Foto Angelo Vignolo