Ceccardo Roccatagliata Ceccardi e i moti anarchici della Lunigiana (1894) - Ceccardo Roccatagliata Ceccardi and anarchist movements of Lunigiana (1894)
Nell'opuscolo intitolato " Dai paesi dell'anarchia" (Impressioni sui moti del 1894 nel carrarese) Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (Genova 1871-1919) racconta con struggente passione a anche con malinconia e rimpianto, quasi rimpiangesse di non partecipare a quei fatti in prima persona, della deportazione degli anarchici lunigiani che avevano partecipato oppure che erano indiziati di avere partecipato ai moti insurrezionali del 1894 nel carrarese.
La gente della Lunigiana, sfruttata nelle cave di marmo sino a morire sul lavoro, un lavoro evidentemente molto pericoloso e molto faticoso, aveva sentito sue le idee di Marx e di Bakunin, perchè esse si diffondono "maggiormente nelle classi che soffrono, nelle officine, tra le motrici urlanti, nelle miniere dove il "grisou" scoppia, nelle cave donde si asportano i marmi che faranno belle le case di città"; con queste parole Ceccardo dimostra di avere capito come le classi proletarie solamente possono fare una rivoluzione perchè è da chi soffre soltanto che può essere generata la scintilla della libertà.
Ceccardo aveva vissuto da ragazzo ad Ortonovo, un paese vicino a Carrara , pur di fede mazziniana era rimasto colpito dalle parole di Carlo Cafiero, il quale non molto tempo prima, aveva infiammato, con le proprie parole, i cuori dei lavoratori apuani.
Anche con la sua poesia "Libertà", del 1905, Ceccardo prende spunto dall'ispirazione alla libertà e insofferenza alla tirannide vista come una crudeltà storica rimasta nella gente della lunigiana fino dall'epoca della conquista romana.
In questa poesia è presente in particolare la suggestione carducciana dell' anelito alla libertà inteso come una vendetta sociale che parte da lontano (addirittura dalla gente apuana soggiogata a fatica dalle legioni romane) e che si farà portatrice della aspirazione alla libertà che rimane una costante della gente di quella terra.
La gente della Lunigiana, sfruttata nelle cave di marmo sino a morire sul lavoro, un lavoro evidentemente molto pericoloso e molto faticoso, aveva sentito sue le idee di Marx e di Bakunin, perchè esse si diffondono "maggiormente nelle classi che soffrono, nelle officine, tra le motrici urlanti, nelle miniere dove il "grisou" scoppia, nelle cave donde si asportano i marmi che faranno belle le case di città"; con queste parole Ceccardo dimostra di avere capito come le classi proletarie solamente possono fare una rivoluzione perchè è da chi soffre soltanto che può essere generata la scintilla della libertà.
Ceccardo aveva vissuto da ragazzo ad Ortonovo, un paese vicino a Carrara , pur di fede mazziniana era rimasto colpito dalle parole di Carlo Cafiero, il quale non molto tempo prima, aveva infiammato, con le proprie parole, i cuori dei lavoratori apuani.
Anche con la sua poesia "Libertà", del 1905, Ceccardo prende spunto dall'ispirazione alla libertà e insofferenza alla tirannide vista come una crudeltà storica rimasta nella gente della lunigiana fino dall'epoca della conquista romana.
In questa poesia è presente in particolare la suggestione carducciana dell' anelito alla libertà inteso come una vendetta sociale che parte da lontano (addirittura dalla gente apuana soggiogata a fatica dalle legioni romane) e che si farà portatrice della aspirazione alla libertà che rimane una costante della gente di quella terra.
E tu, Apua natia, se un di soggiaccia
ancor Italia ai preti ed ai tiranni,
tu, libertà raduna, e al sol ricaccia
i morti tuoi da l'eco dei grand' anni:
quei che travolti da' romulei vanni *
crebbero querci di lo fiera traccia;
quei che di piccol secolo agli inganni
sparir mugghiando una civil minaccia.
E Alcun riuscirà, vendicatore,
di su bianco caval da l'apuana
rupe; fulminerà nel pian fuggente
un piccoletto re lusingatore: *
lui dietro, o ne l'azzurro Alpe sedente
tu, fatale Vandea repubblicana
* legioni romane
* Umberto I
Busto in marmo di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi a Ortonovo (MS)
Nota: oggi è difficile ritornare a quei tempi, tutto è cambiato, nessuno si sognerebbe di cavalcare l'apuana rupe per vendicarsi dei soprusi. Le Alpi Apuane sono ferite, distrutte, da escavatori senza scrupoli e gli operai, ormai quasi dei privilegiati, partecipano a questo scempio nel nome del consumismo.
In the booklet entitled " From the countries of anarchy " ( Impressions on the motions of 1894 in Carrara ) Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (Genoa 1871-1919 ) recounts with heartbreaking passion with melancholy and regret, almost regretted not to participate in those events in the first person , the deportation of anarchists lunigiani who participated or who were suspected of having participated in the riots of 1894 in Carrara.
The people of Lunigiana, in the marble quarries exploited up to die on the job, a job obviously very dangerous and very tiring , he felt his ideas of Marx and Bakunin , because they spread " in the classes who suffer most , workshops, between the drive screaming , in mines where the " fire damp " bursts, in the quarries from which the marbles are removed they will do fine town houses ", with these words Ceccardo proves to have figured out how the proletarian classes can only make a revolution because it is from sufferers that can only be generated by the spark of freedom.
Ceccardo had lived as a boy in Ortonville , a town near Carrara , while faith Mazzini was struck by the words of Carlo Cafiero , who not long before had inflamed, in his own words , the hearts of the workers apuani .
Even with his poem "Freedom" in 1905, Ceccardo inspired by the inspiration freedom to tyranny and intolerance seen as a historical cruelty remained in people's lunigiana up from the time of the Roman conquest .
In this poem is in particular the suggestion of Carducci yearning for freedom understood as a social revenge that began long ago ( even by people Apuan subjugated by the Roman legions fatigue ) and that will be the bearer of the aspiration for freedom that remains a constant people of that land .
And you, Apua native, whether of a "soggiaccia"
even Italian priests and tyrants,
you, freedom rallies, and only pulling them
the dead by the echo of your grand 'years:
overwhelmed by those who "romulei vanni" *
fair oaks grew in the track;
those of small gift century that the deceptions
bellowed a civil threat will disappear.
And Any succeed, avenger,
of on white horse from the Apuan
cliff; "fulminerà" in the plain fleeting
a little guy king flatterer: *
behind him, or will the blue Alpe seated
You, fatal Vendée Republican
* Roman legions
* Umberto I
Note: today it is hard to go back to those days, everything has changed, no one would dream of riding the Apuan cliff to take revenge for the abuse. The Apuan Alps are injured, destroyed, excavators and unscrupulous workers, almost privileged, participating in this mess in the name of consumerism.